se marinetti filippo tommaso
avesse avuto più tempo, sarebbe diventato comunista.
lo so.
c.
IL PORTO DI TRAPANI INVERNALE
Nordica miscela d’acqua anice cielo mare Trapani
Ingabbiato di gru metalliche galleggianti
E torbide scritture di pioggia grafomane in necrologie
L’innocenza di quel sale bianco nello schifazzo
Sotto la vela tesa e sporca di vita vissuta, va
Freddi astratti mulini delle saline
Tetti di tegole accovacciate sul sale virginale per difenderne la pura
Amarezza dal peccato dolcissimo
Su quali poeti morti ruotano gli alti gabbiani partoriti dal cielo tetro
sopra un mare di bile?
Lontanissime vele ferme sintesi d’ogni nostalgia titubante
Ma divampano le fasce rivoluzionarie rosse dei piroscafi in lutto
Rugginosi gabbiani di marinai curvi confessano la draga mastodontica
Che estrae dal ventre spaccato rotolanti intestini di rimorsi fangosi
Fuor dai bronzei abissi del porto
Cragliiiiing – gliiiing
Gloooong – gloooong
Tan- tan tling – tlung
Sulla strada del porto gli avvisi colorati impongono:
PREFERITE IL LIQUORE SAN GIULIANO
Domani sorseggerò la lunga sagoma pulita di Trapani bevuta dall’alto (800 m)
LA DUCALE PROFUMI DI LUSSO
DAVANT Parigi ventagli pelliccerie delle belle siciliane
Tra e braccia mani aperte del porto entra il postale nero piroscafetto
Giocattolo con la ciminiera nera fascista dell’unico azzurro superstite
E relativa stella bianca
Nel centro due canotti sproporzionati sospesi su tutti i naufragi
A poppa si sporge l’angolo retto del marinaio che tende il cordone
Ombelicale alla banchina madre
Le barche sbarcano viaggiatori ritti parapioggia liquidati acqua sopra sotto
Garibaldi di marmo sorveglia la simultaneità del porto
Le palme piangono e chiamano il sole la draga scava il passato
Cragliiiiing – gliiiing
Gloooong – gloooong
Tan- tan tling – tlung
Ma la draga accelerando arrotando i suoi rumori diventa subitamente un trapano
Trapano di Trapani
Trapano coloniale nell’africa vicina.
Filippo Tommaso Marinetti, 1928.