MAI avrei pensato di copincollare qualcosa di emilia figlio di dichin
Che nel mio immaginario personale e collettivo è
Più pissera di una cinturina rosa di pelle lucida
Più smelensa di una torta nuziale a otto piani e un sottoscala.
Più soporifera di un piatto di lasagne a favignana ad agosto alle due a picco.
Nondimeno come diceva uno zerozerosette (anzi, uno zerovirgolazerosette) che conoscevo
“Non bisogna mai dire non berrò mai questa acqua”.
Infatti l’acqua l’abbiamo bevuta ed è stata colpa mia.
Infatti ho trovato un verso di emilia con l’auto da fé
Che mi apre una finestra canetti elias (pericolo PERICOLO d’INCEDIO… desiderio DESIDERIO ARDENTE… FUOCO FUOCO FUOCO),
e una finestra battiato franco
(è sceso il buio sulle nostre coscienze e ha reso apocrifa la nostra relazione,
vorrei innestare il moto dell’indifferenza, e allontanarmi da te, per presentarmi davanti al tribunale di una nuova inquisizione)
Come avrei potuto (dolce mio amore dimmi) non copincollarlo, come avrei?