il paesaggio è una villa daqualcheparte nell’isolachec’è, non troppo lontana da palermo
è una villa cadente e decadente, da gattopardo scappato con una gatta in calore e senza colore
il paesaggio è un cancello arrugginito, quattro cani per strada di razza ma di razze diverse, che fa caduta di stile,
i muri scrostati sono, con un residuo di olio,
il paesaggio è una finestra con un pezzo di blu e di giallo
e una tenda troppo pesante per stare su
il paesaggio è una tavola con una tovaglia chiara e damascata, lisa, che struscia per terra
e senza tovaglioli, anzi, con i tovaglioli tuttidiversi,
le posate pesanti e un po’ storte d’argento, anche un pò scure e di due tipi diversi e mescolati,
il paesaggio è un vassoio di pasta corta e pesceanchepovero e melanzane e rossopomodoro.
il paesaggio sono io, con la guantiera in mano, che rido.
c.