Archivi giornalieri: mercoledì, 7 giugno, 2006

federer

fumando la mia sigaretta post prandiale (anche se in realtà non ho avuto tempo di pappa),

ho appena avuto il seguente scambio di battute, che ricordo e incollo,

a memoria dei posters, degli affreschi, e soprattutto mia:

io: “ma perchè mi circondo di gente logorroica?”

altro: “è il contrappasso”.

io: “ah”.

altro: “in teoria ti avrebbero dovuto circondare di gente logorroica post mortem, quando ci saranno gli scritti in tuo onore,

ma è che sei talmente NEFASTA che a te il contrappasso lo hanno anticipato in vita”.


6-0, 6-0, 6-0.

la bella estate mangiando pavesini

sta arrivando e noi non abbiamo PIU’ bisogno di trucchi (puntini puntini)

[propriamente non abbiamo bisogno di fondotinta (cfr. da qualche parte su questo blog)]

“A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era cosí bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, e magari venisse giorno all’improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. – Siete sane, siete giovani, – dicevano, – siete ragazze, non avete pensieri, si capisce-.

Eppure una di loro, quella Tina che era uscita zoppa dall’ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente, e una sera, trottando dietro gli altri, SI ERA FERMATA E SI ERA MESSA A PIANGERE PERCHE’ DORMIRE ERA UNA STUPIDAGGINE E RUBAVA TEMPO ALL’ALLEGRIA “.

(c.p.)

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