Archivi giornalieri: giovedì, 14 settembre, 2006

superman & superemenems

la vita è troppo colorata per essere tra-scritta,
o la vita è troppo colorata per NON essere tra-scritta?
salto in lungo ogni metafora vita – busta – sorpresa – non sai mai cosa ti capita.
nondimeno al cinema quando sono particolarmente felice o particolarmente triste io mangio le emenems alle arachidi.
(pacco giallo. quello grande. più grande non c’è? allora quello grande. bè due. siamo due no? mica penserà che vado al cinema da sola, lei è proprio un gaspare e buzzurro).
del resto non fanno ingrassare: le noccioline non valgono frutta secca, bensì verdura, anzi legumi.
che poi anche se fossero frutta secca non farebbero ingrassare, posto che la frutta fa bene e la frutta secca è frutta senza acqua.
anzi, la frutta secca senza acqua previene la ritensione idrica e quindi snellisce.
avrei dovuto fare il nutrizionista, tse.

dicevo, al cinema.
poi faccio (facciamo) il toto emenems. (dovrei scrivere M&M’s? ok).
tipo: se indovini di che colore è (a seconda dei casi):
a) quella cosa andrà bene;
b) staremo insieme per sempre;
c) la bua passerà;
d) l’italia vincerà i mondiali;
e) ecc. ecc.. salute.
se il tema mi è particolarmente caro, baro.
una emenem nella mano destra, una nella sinistra, così le scians aumentano.
(sbrigati però ad indovinare che mi si incioccolatano le mani).

giustappunto tutto questo accadeva ieri sera.
avremmo dovuto vedere il film x, ma non c’era più posto.
ergo abbiamo optato per il film y.

SUPERMAN RETURNS.
(mi domando se superman che ritorna abbia incontrato batman begins, ma in fondo non mi importa poi molto).
mi piace talmente tanto il cinema francese lento e pesante che posso guardare anche i film cazzoni, io.
per inciso.
che poi se uno va a vedere superman e trova superman che salva il mondo e si vaccina contro la kriptonite, l’ordine delle cose è salvo.
il problema è se vai a vedere chessoio la ragazza sul ponte e mentre lei si sta suicidando spunta superman che la salva, che è un pò fuori tema.
oppure se vai a vedere superman e ti scappa il monologo sulla inutilità irreversibile del tempo.
mi sono spiegata?
semmai mi stiro (e mi ammiro).
tutto questo per dire che superman returns ha preso voto quattro e due terzi.
ma pienamente meritati, perchè ha raggiunto il suo obiettivo.

non faccio nessun riassunto perchè una recensione non deve raccontare nulla, sennò toglie la saspans.
mi limiterò a tre considerazioni sparse ed arse, come un meriggiare pallido e assorto.
a) superman è politicamente ignavo.
è indeciso tra fascismo e comunismo, posto che vola con il braccio destro teso in avanti ma con il pugno chiuso.
è forse la provola che la giustizia e la verità sono fuori dalla politica?
malamente.
b) il solito dubbio che affligge tutti i supereroi, da paperinik a wonder woman passando dal via e ritirando un calcio invisibile:
non è possibile che nessuno li riconosca.
cioè che nessuno si accorga che clark che fa il clerck è uguale a superman.
sono uguali.
domani mi metto un pò di brillantina, mi tolgo gli occhiali (che in realtà non ho), indosso una tutina azzurra e mi butto dal secondo piano. chissà se si accorgono che sono io.
c) perchè se tre persone si stanno inabissando dentro una barca che affonda, superman tira fuori tutta la barca (che è un rifiuto assai grosso da smaltire) anzichè i tre tizi e basta?
fine.

anticipo la puntata numero dopo di superman.
chi non ha visto il film e lo vuole vedere smettesse di leggere che si rovina la sorpresa.
eccomi.
superman ha un baby figlio.
con somma commozione celebrale questo è il risultato del film (confesso, una piccola lacrimuccia l’ho versata. ma l’amore è amore, mica brodo di ceci).
nella prossima puntata superman jr. diventerà cattivo
(perchè non avrà saputo metabolizzare il disinteressamento paterno).
e ci sarà scontro titanico tra i due mantellini.
come finirà?
se viene fuori la emenem rossa vince superman,
se viene fuori quella gialla il figlio.

la vita è poprio una briosc.

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