da quanto tempo non mi si inzuppavano i jeans dal basso per colpa della pioggia?
l’acqua sale fino al ginocchio.
l’idea dei sandalini (bagnarsi per bagnarsi, bagnarsi al quadrato, almeno mi asciugo più alla svelta) non è stata particolarmente geniale,
tornata a casa i miei piedi devono drogarsi del caldo della stufa, chè se vanno a letto così freddi
non riescono a riscaldarsi, per la temporanea assenza di io-so-chi dalle notevoli proprietà termiche (sia pure riluttanti).
non mi inzuppavano così da quattro mesi circa?
me l’ero dimenticato?
davvero pensavo che l’estate sarebbe durata per sempre e un anno non sarebbe andato via e non sarei diventata grande? [odio il condizionale]
la puzza della pioggia entra dalla finestra chiusa:
centotredici variazioni di odori di pioggia:
odore dei piedi bagnati di un cane bagnato ancorchè scodinzolante.
odore della terra bagnata.
odore di aria bagnata.
odore di ombrello.
odore di minestra.
odore di giornale inzuppato.
odore di nostalgia di sole.
odore di ruota di bicicletta.
odore di sapone rimasto silenzioso su una macchina fino a quando.
odore di muschio.
odore di scarpe chiuse.
odore di umore.
odore di umori.
odore di panchina.
gli altri centonove odori li avevo scritti, ma la pioggia mi ha bagnato il foglio.
odore di impressioni di settembre.
centotredici impressioni di settembre.
l’impressione di non essere pronti a cominciare.
l’impressione di avere proprio voglia di cominciare.
l’impressione di essere stanchi.
l’impressione di essere vivi.
l’impressione che avrebbe più senso festeggiare capodanno il 17 settembre.
l’impressione che il 29 settembre rimarrai seduto in quel caffè a non pensare a me.
l’impressione di non sapersi vestire.
l’impressione di non volersi vestire.
l’impressione non mi ami più.
l’impressione non ti amo più.
l’impressione e invece si.
l’impressione che è finito tutto.
l’impressione che tutto sarà lavato via.
l’impressione e allora?
l’impressione di essere sfuocati.
l’impressione di vedere sfuocato.
l’impressione di vedere attraverso lo zucchero filato, come ha detto.
l’impressione di essere zucchero filato.
l’impressione di essere una bustina di qualcosa. disciolta.
l’impressione di essere dissolta.
l’impressione cinque minuti.
l’impressione di avere delle impressioni.
l’impressione di non avere più impressioni.
le altre novanta impressioni le avevo scritte, ma la pioggia mi ha bagnato il foglio.
alzo il volume, p.f.m.:
“Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole, ma non c’è.
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l’odor di terra, odor di grano
sale adagio verso me,
e la vita nel mio petto batte piano,
respiro la nebbia, penso a te.
Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là
sembra quasi un mare d’erba,
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda…”