c.d.g.(2): palingenesi della lana e del uischi.

l’autunno ha lanciato il suo Aut Aut Unnico.
é tempo di fare le valigie.
non è per cattiveria, lo fa per me.
siccome non è proprio possibile partire,
anzichè andare in vacanza con una borsetta di vestiti portati da casa,
mi fa cambiare i vestiti restando a casa.
tutti i vestiti: l’armadio, di nuovo….
{posso autocitarmi??? lo vorrei fare in quei modi puliti puliti che resta solo una parolina, poi ci clicchi e giù la divina commedia… così, forse?

questa cosa che ho scritto è cliccabile? e porta dove spero? al c.d.g. 1?
provate QUI, comunque lo sciò mast go samuer, magari over the rainbow….}

e anche se mi fa un pò male da qualche parte
[senzazione groppo alla gola n. 17
nostalgia misto rimpianto versione serena però,
una cosa tipo succo d’arancia amara e cointreau]

e anche se mi fa un pò di dispiacere vedere i sandalini mesti mesti dentro le scatoline,
e i costumi che tornano in un cassetto che ancora continuano a litigare
su quale ha fatto più bagni (e con quale stavo meglio e mi abbronzavo di più, e…)

ed è ancora troppo presto per avere i ricordi dell’estate
[infatti stanno ancora rullati come marjuana nei rullini sul mio comodino,
sensazione pigrizia n. 24,
attesa autoprotettiva,
una cosa tipo camomilla corretta al limone corretto a due cucchiaini di zucchero]

anche se tutto questo e qualche altra cosa che non so
[sensazione confusione n. 7,5
da stanchezza mista freddino nelle tempie,
una cosa tipo un whisky oban invecchiato abbastanza da guidare il motorino]

il tempo
[lo stesso tempo che tutto cura,
sensazione zen n. 0,00000001
una cosa tipo una cosa che non so bene come si prova….]

il tempo lo fa per me.
cambio di pelle per avere la sensazione di muovermi stando ferma.
è un barbatrucco.

fa con me come quando si ruba per finta la pappa ai bambini per farli mangiare:
viene il primo freddo
viene voglia di lana e stivali
e viene voglia di cambiare stagione,
un pò
poco
poco
poco
ma sì.
viene voglia di andare avanti senza protestare.

ci si affeziona anche alle foglie che cadono, anche dopo che sono cadute.
ci si affezionerà alle pozze
e ai pochi gradi che resteranno.
ci sarà più gusto a fare una sun-dance, quando sarà.

e poi, sillo onesta.
ecco:
anche se il mio armadio sta esplodendo,
confido in un effetto big bang inverso (bang big? bingo bongo?)
si apre l’universo di possibilità
autunno inverno 2007.

4 thoughts on “c.d.g.(2): palingenesi della lana e del uischi.

  1. balthazaar ha detto:

    Mi sovviene una canzone del 1967, banale anagramma della mio anno di nascita. E’ di quel De André che mi garba di molto. Te ne regalo una strofa sola con un sorriso.
    Buona giornata!

    La stagione del tuo amore
    non è più la primavera
    ma nei giorni del tuo autunno
    hai la dolcezza della sera
    se un mattino fra i capelli
    troverai un po’ di neve
    nel giardino del tuo amore
    verrò a raccogliere il bucaneve

  2. giadg33 ha detto:

    sempre senza parole mi lasci

  3. archiaudaci ha detto:

    info napolAino: e corpo libero vuole fare coppia commè?

    info pachi: attendo il 21 dicembre per farmi un post it su “inverno”
    … nella stagione del biancospino…

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