“Ubriaco di trementina e di lunghi baci,
guido il veliero delle rose, estivo,
che volge verso la morte del giorno sottile,
posato sulla solida frenesia marina”, dice Neruda Pablo.
è tautologicamente inebriante essere ubriachi.
essere ubriachi senza bisogno di bere.
essere ubriachi bevendo.
essere ubriaChiara, per quanto di mia competenza.
UbriaChiara di:
a) io so chi;
b) nero d’avola;
c) cosmopolitan.
quando non si può
ho un barbatrucco.
il gintris.
che ha il grosso vantaggio di farmi (ci-vi-si) brillare di brillitudine propria
anche quando non si può o non si deve
o manca la materia prima (l’alcool), la materia seconda (il ghiaccioellimone), la materia terza (il bicchiere), in-somma (ma due più due, farà quattro?)
insomma nelle micropause non dormienti di lavoro.
da qualche parte si può scaricare.
(non devo certo io spiegare come quando dove e perchè).
il gintris.
funziona come il tetris. ma al posto del rettangolo c’è un bicchiere ghiacccio e limone.
e al posto del lego ci sono delle bollicine di gin colorato.
scoppiano a quattro a quattro, dello stesso colore, ovviamente.
è una metafora della vita,
(del resto tutto nella vita può essere una metafora della vita).
attenzione,
dà dipendenza.
e anche questa è una metafora della vita.