qua sono, come dicono le oche.
in sicilandia, dove non volano le aquile (ma tramano filari di vigne e di spine),
e dove la primavera non ha bisogno delle rondini.
stiamo sistemando una casetta:
se avessi studiato archiTettura il mio anagramma avrebbe più senso, avrei le tette più grosse e adesso saprei come muovermi.
ma c’è un muratore che si fa chiamare ancora mastro,
un ingegnere che forse ingegnere non è mai stato,
e mi sono assuefatta all’odore di calce umida di mare,
al respiro della polvere,
al sapore dei mattoni sconnessi.
non riesco a scegliere i colori. deciderà la luce, che tanto decide sempre per la luce.
La PasQua è una buona squsa per cercare qual è il mio qua.
E io qua sono.