“Chi sono
dove sono
quando sono assente di me?
da dove vengo
dove vado oh
Chan-son egocentrique
self centred song”
(F.B.)
Chi sono dove sono quando sono assente dal blog?
Ecco cosa è successo:
sto finendo di scrivere un libro.
non è un romanzo rosa. nè giallo. nè blu.
è un libro di diritto. sul diritto ai diritti.
questo non mi ha impedito di citare de andrè ed exupéry.
ma ho fatto tante e tali nottate, e scenate di isterismo individuale e collettivo,
e occhi e dita e cervelli e animo bruciacchiavano
che non ci sono riuscita, ad essere qui.
però questo mese uno dei mesipiùbruttidellamiavitaamomentialmeno
ha prodotto anche dei chiarapensieri.
CHIARAPENSIERO NUMERO UNO
se incontrassi un mio polmone in mezzo alla strada, lo riconoscerei come mio?
e se incontrassi i miei piedi senza di me, li riconoscerei come mie pertinenze?
e come potrei distinguermi da una mia sosia, da sola?
CHIARAPENSIERO NUMERO DUE
quando passano le ambulanze mi viene davvero da piangere.
penso ai miei cari. penso a quelli che non mi sono cari però. e penso ai cari di quelli che non mi sono cari e a come si sentono.
non possono essere sempre acque che si rompono.
quando le file di macchine si aprono come il mar rosso mi emoziono sempre un po’.
quando i furbi si mettono dietro alle ambulanze mi arrabbio un po’. (a meno che non siano parenti).
vorrei che il traffico rimanesse fermo, però, per tre minuti. per raccogliere un po’ di speranza cosmica.
CHIARAPENSIERO NUMERO TRE
Biancaneve è meglio di Cenerentola.
L’ho capito leggendo Barthelme (su minimum fax).
Lei che vive in una comune facendo sesso con sette nani che lavano i vetri dei palazzi.
La cattiva che cerca di avvelenarla con una vodka tonic.
Vorrei un vestito da Biancaneve. Senza aspettare carnevale. Per metterlo.
CHIARAPENSIERO NUMERO QUATTRO
I gelati microscopici sono molto graziosi.
Ed è diverente portarli a tavola dopo una cena con una certa indifferenza.
Ma il loro potenziale calorico non è più basso di un gelato normale, se ne mangio due barra tre.
CHIARAPENSIERO NUMERO CINQUE
Momentaneamente sono serena.
Nondimeno, ho deciso di anticipare la crisi dei trent’anni a partire dal 22 giugno di quest’anno.
Mi avvantaggio, e quando si concluderà la guerra (dei trent’anni) avrò risolto tutto, e non romperò le scatole a nessuno, soprattutto a me.
Tra dieci giorni faccio i miei bilanci.
Butto un po’ di cose. Altre le ripulisco per bene.
Mi faccio un riassunto delle puntate precedenti.
E sarò pronta per fare il mio gioco.
BEWARE.