Archivio mensile:ottobre 2007

duchamp, l’attesa del bagno come oggetto del desiderio.

sabato notte, due e trenta (o l’una e trenta, stupida ora solare).

“Signorina, posso chiederLe il Suo numero di telefono?”

“Mi dispiace, sono impegnata”

“Non importa, anche i bagni sono occupati,
però prima o poi si liberano”.

tema: lust for life

ogni tanto mi ricredo come un camaleonte.
[non è propriamente cambiare idea e ammettere di avere avuto torto,
piuttosto i torti e ritorti della storia].
tipo i leggins, che sarebbero la rivisitazione ramarra e tamarra dei fuseaux.
è stato necessario passare dagli anni ottanta agli anni novanta per liberarsi dei fuseaux
(e delle spalline sotto le magliette),
e sono tornati, orribili specie sopra le decolletes.
epperò, con gli stivali bassi, e un maglione lungo, hanno un loro perchè.
tipo la matita sopra la palpebra mobile degli occhi, che non ci piace.
però, sfumata con un pennello diagonale
[come se un lettore medio avesse contezza di un pennello diagonale],
dà un effetto smoked eyes che i più trovano irresistibile.

……. guarda questa, cioè io, che torna sul blog dopo cotanto spazio tempo, come se nulla fosse.
……………e guarda questa, cioè io, che sta scrivendo tutto di un fiato (o tutto di un dito?), senza avere neanche l’intenzione di rileggersi (ma che arrogante), prima di fare click su “pubblica”, dopo essere tornata dal concerto di magoni petra che ha cantato i pink floyd al festival della creatività, solo perchè si sente un pò più creativa o creatina.
…….. vi sono mancata? vi siete toccati (la mente) pensando a me, mentre io non c’ero?
…….. guarda questa, cioè io, come se negli anni di oggi una battuta volgare potesse essere in qualsiasi modo seducente.

ma dopo due mesi, quasi tre, che uno non scrive come fa a ricominciare a scrivere?

alla scuola media,
tema,
quando non sai non so non sapevo cosa scrivere
e hai e ho e avevo una certa qual reputazione secchioncella da difendere, altro che difendersi dalla carie, altro che difendersi dalle ciuingomme,
esistevano due piani.
piano a): frase multiuso, poliedrica e poliammidica: nessun uomo è un’isola.
piano b) ………………………..[noi amiamo avere un piano b]:
cercare sul vocabolario della lingua italiana zanichelli zingarelli una parola del titolo (ad esempio: democrazia, discriminazioni, guerra).

il fatto è
(che il gatto è matto, ma indubbiamente è accattivante?)
il fatto è che il piano b) funziona se qualcuno ti dà un titolo.
se, invece, il titolo te lo devi dartelo tu medesimo/a da solo
(solo e pensoso, solitario e solipsista in questa valle di lacrime e di calende greche)
il piano b) è affetto da una petizione di principio,
un vizio che è il figlio dell’ozio, il nonno del silenzio.

il mio titolo, però, è lust for life, imprestato da iggy pop,
che va in barba al silenzio, all’ozio, e al vizio
……………………………………. [è propio sicura, questa qui, di andare in barba al vizio, o mente sapendo di mentire?].
………………………………………….. “Well, Im just a modern guy
………………………………………….. Of course, Ive had it in my ear before
………………………………………….. Well, Ive a lust for life (lust for life)
…………………………………………..cause of a lust for life (lust for life, oooo)
…………………………………………..I got a lust for life (oooo)
…………………………………………..Got a lust for life (oooo)
…………………………………………..Oh, a lust for life (oooo)
…………………………………………..Oh, a lust for life (oooo)
…………………………………………..A lust for life (oooo)
…………………………………………..I got a lust for life (oooo)
…………………………………………..Got a lust for life”.

lust: avidità, brama, concupiscenza, cupidigia, desiderio, libidine, lussuria, voglia, voluttà.
(ci piace soprattutto sottoporVi: LUST AFTER, concupire; e LUST FOR, bramare ardentemente).

tutto questo per dire che.
non è vero che gli ormoni si svegliano in primavera.
io mi sono svegliata a metà settembre.

sono sempre in periodo transeUnto di olio e difficile.
un pochetto come le storie a bivi di topolino,
ove la testa mi dice di qua, e il cuore di là,
poi si scambiano anche le parti,
il cuore di qua e la testa di là,
poi quando riescono a mettersi d’accordo,
mi cambia idea lo stomaco.

anche peggio:
sono un foglio strappato in due pezzi che non combaciano,
perchè tre millimetri di carta sono andati persi
tra i soliti bastioni di orione,
le solite lacrime nella pioggia,
i soliti loop di cervello spappolato
(scusate se ho messo i miei loop accanto a blade runner).

ma tutto questo non importa.
perchè sono felice nonostante un bel tutto.
perchè la tristezza non paga, mai.
cammino, di nuovo, e sento la voce narrante che parla di me,
occhi a due a due che mi guardano,
certo non tutti, diciamo uno su tre? due su sei? quattro su dodici quando hanno gli occhiali?
faccio cose che non è da me,
salvo poi realizzare che è molto da me fare cose che non sono da me
(ad esempio, guardare la tivi facendo l’orlo ai pantaloni. tre paia. sei gambe. col filo di colore sbagliato).
ballo un sacco di tango e mi sento come una principessa travestita da losca,
oppure una losca travestita da principessa, forse è lo stesso.
gioco a scacchi col computer e ho un rating altissimo, il mio nickname è nerodavola, giusto per sembrare un maschio.
ho un piccolo sistema con l’entropia che cresce in misura esponenziale,
ma qui dentro siamo tutti proprio contenti di non capire niente.

si può essere felici, quando è buio e fuori piove?
si.

questo tema non lo consegno,
vale solo a superare l’imbarazzo che è da tanto che non scrivo.
dalla prossima volta tornano il DISordine e la DISciplina.

love,
chiara.

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