duchamp, l’attesa del bagno come oggetto del desiderio.

sabato notte, due e trenta (o l’una e trenta, stupida ora solare).

“Signorina, posso chiederLe il Suo numero di telefono?”

“Mi dispiace, sono impegnata”

“Non importa, anche i bagni sono occupati,
però prima o poi si liberano”.

4 thoughts on “duchamp, l’attesa del bagno come oggetto del desiderio.

  1. zorro ha detto:

    sei terribile,
    ma anche la donna più affascinante che io conosca.

    chissà se capisci…

  2. eliasmengwee ha detto:

    ah ah ah ah ah… scusami… e ben ritrovata

  3. dipe ha detto:

    Sagace. Audace, hasanan.

  4. tracina ha detto:

    hehehe
    bentornata : )

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