il penultimo biscotto dovrebbe avvertire.
dovrebbe dire: “ciao! sono il penultimo biscotto del pacchetto. ma sono l’ultimo che puoi mangiare senza la delusione da pacchetto finito”.
invece il penultimo biscotto non avvisa mai.
e tutti si accorgono solo quando arriva l’ultimo biscotto, e il pacco è finito. amen.
anche la penultima goccia dovrebbe avvisare.
quella che non farà traboccare il vaso.
dovrebbe dire “ciao! sono la penultima goccia. dopo di me, se ne dovesse arrivare un’altra, il vaso traboccherà”.
(che poi, per inciso, perché tutte ste gocce debbono confluire in un miserrimo vaso? perché non usare quantomeno una vasca da bagno?)
e invece nessuno avvisa che siamo alla penultima goccia, tutti aspettano l’ultima per dire: “ah, il vaso è pieno” – con le conseguenze del caso.
è un poco come la cosiddetta punta del cosiddetto iceberg. arriva la punta e insieme arriva tutto il resto. putupumf (direbbero i futuristi, o un bambino di quindici mesi, uno a caso).
e così.
così ti lascio, perché mi sono innamorato di un’altro/a/e/i/u (sono sessualmente molto corretta).
così non siamo più amici, perché sono troppo deluso.
così ti licenzio, perché hai sbagliato.
così ho deciso di cadere, come il quadro di baricco, perché il chiodo si è stancato.
così ho ricominciato a fumare, perché e non c’è neanche un perché.
così non ti entro più, perché sei troppo grasso o troppo magro (sono anche nutrizionalmente molto corretta).
così ho cominciato a piangere, perché non ce la faccio più, e – visto che il vaso è pieno – le lacrime hanno un sacco di spazio per allargarsi.
così è quel momento: che subito prima non credi non sai non te lo aspetti, e subito dopo oh-cazzo.
ah.
ci vorrebbe un orologio di sessantuno secondi e sessantuno minuti. (se ciò avrà conseguenze sulle ore, e sul calendario gregoriano intero, non sta a me dirlo).
un attimo in più per ripensarci, per riprovarci, per risperarci, per riconsiderarci, per rintintintinnarci.
anche solo per guardarsi allo specchio.
o fare un respiro.
o decidere.
un secondo supplementare. se li danno alle partite di pallone, perché non anche alle cose di vita?
forse sto pensando a qualcosa qualcuno qualquando o qualquando.
oppure vorrei un altro biscotto.
ps. non ho ricominciato a fumare.