Archivi giornalieri: domenica, 29 luglio, 2018

DiDdiA

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voglio scriverla anche io una canzone indi,

indi-pop

indi-ana

indi-per-cui

la scrivo anche se sono stonata e la musica sta nella testa, come faceva beethoven anche se il paragone è ardito e lo cancell…..

essa canzone la chiamiamo DiDdiA che è un acronimo malfatto per Deficit Di Attenzione.

PRIMA SCROFA STROFA (un po’ di serità per Dio, che poi questa ansia di non nominare il nome di Dio invano. Non è invano, solo che c’è una preghiera sottointesa dopo Dio, per esempio: perchè non insegni a quello a guidare meglio e a non sorpassarmi da destra in modo radente? Oppure: perchè non incoraggi quella colonia di insetti a fare un nido lontano da qui? Oppure: perché non puoi fare in modo che ci amiamo per nove settimane e mezzo ancora? Non è che il nome di Dio non è pronunciato invano se dopo c’è tutto il Padre nostro, e invece è pronunciato invano se c’è tutto un non detto che però esiste). Fine della parentesi. E non divaghiamo.

Torniamo alla canzone.

PRIMA STROFA

soffro-o-o-o-o di deficit dell’attenzione,

mi distraggo se non mi entusiasmo e non mi parte il broncospasmo,

mi distraggo se mi avvilisco e poi non lo capisco,

mi distraggo se mi annoio – mi distraggo se mi annoi – mi distraggo se ti annoio

perchè soffro di deficit dell’attenzione ma lo faccio anche in proiezione,

e allora

dammi un caleidoscopio, un camaleonte, una scatola di ombre cinesi,

facciamo un blob, un giro di boa, una nemesi

SECONDA STROFA

soffro-o-o-o-o di deficit dell’attenzione,

perchè ho perso la memoria di medio periodo, mi ricordo cosa ho mangiato ieri sera, la poesia al liceo, un sacco di mare blu,

ma ho dimenticato gli ultimi anni e chissà chi c’era in più,

i libri che ho letto, i letti che ho amato, gli amati che ho perso, e le bruttezze senza senso,

no, ma non sono un coglione, soffro di deficit smemorato dell’attenzione,

e allora

dammi un diario, una foto, un’amica che mi tenga la contabilità,

che mi ricordo i miei sogni, non ho imparato niente e resta un po’ di fatalità

TERZA STROFA

soffro-o-o-o-o di deficit dell’attenzione,

perchè sono un’insicura di merda e rischio che il vento mi disperda,

ogni tre cose intelligenti che penso devo dire una cretinata,

ma poi mi confondo e dico prima la cazzata, non trovo più i tre pensieri intelligenti e parte la frittata,

perchè soffro-o-o-o-o di deficit dell’attenzione e anche di ansia da prestazione,

e allora

dammi una lista, un elenco, un sussidiario,

perché perdo le parole e mi manca il  vocabolario

QUARTA STROFA

soffro-o-o-o-o di deficit dell’attenzione,

perchè mi sento sola e mi sento abbandonata,

se non mi dici che mi pensi quando sono svalvolata,

e aveva ragione che volevo essere lo scià di persia,

mi serve una porta che ruoti attorno al mio cardine, e mi serve un cardine che voglio fare la tua porta,

perché senza accudimento mi sento un po’ storta,

allora

facciamo la bussola io sono il nord e tu fai l’ago, o tu fai il nord e io sono l’ago,

o facciamo un lago di autarchia emozionale,

che soffro di deficit dell’attenzione, ma ci salviamo tutti se torna un carnevale

e le cicale quando cantano sembra il rumore di una macchinina con la retrocarica,

che non c’e rima ma non fa niente, soffro di deficit dell’attenzione e ho il pensiero impertinente

o-o-o-o-o

 

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