se l’unione europea
convertisse in euri
anche i miei anni
adesso ne avrei 13 virgola qualosa….
crederei nel sole,
nel mare,
nei baci con la lingua,
nel day after qualsiasi cosa.
come stamattina,
ma non mi sentirei pazza.
se l’unione europea
convertisse in euri
anche i miei anni
adesso ne avrei 13 virgola qualosa….
crederei nel sole,
nel mare,
nei baci con la lingua,
nel day after qualsiasi cosa.
come stamattina,
ma non mi sentirei pazza.
Se l’unione europea convertisse in eurini anche i baci che ti stamperei,
i bicchieri di vino che mi han bagnata la gola,
le volte che ho sorriso vedendo un bambino,
le pagine che ho letto,
le pennate pennute sulla mia chitarra,
tutti i la bemolle della mia vita…
… ora sarei ricco per davvero.
Viva te!
P.S. Oberato assai sono. Uff!
e nel cappellaio matto
soprattutto
ah però! io a 13 anni già non ci credevo più 🙂
ciao
angela
Alice rise: “È inutile che ci provi”, disse; “non si può credere a una cosa impossibile”.
“Oserei dire che non ti sei allenata molto”, ribattè la Regina. “Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione”.
(L.C.)
Ohibò, mia cara,
ci si è infilati tra i blogghi che crescon più fretto-lo-sa-mente… che vorrà mai dire? Che fungo abbiamo mangiato?
Mi tocca cambiar la mobilia…
sarà stata la fumosa compagnia del brucaliffo.
piuttosto,
cosa si vince?
non li cambiare i mobili, sennò come fai ad “uscire i piedi dalla finestra”??????
Si Vince Tempera.
I piedi li esco dalla cantina, dopo aver svuotato tutte le botti e ubriacato tutte le mogli.